Nell’ultimo mese ho utilizzato Pebble Time e Apple Watch e ho pensato di mettere giù qualche riga per aiutare gli indecisi a scegliere il più adatto alle loro esigenze.


Partiamo con il Pebble Time. Esteticamente è un salto in avanti enorme rispetto al precedente modello, che effettivamente era bruttino. Questo nuovo invece non è niente male esteticamente e la cornice metallica e il vetro riducono notevolmente l’effetto giocattoloso del primo Pebble.
Il vetro però ha un effetto collaterale: rende lo schermo talmente scuro che a volte è difficile la lettura dell’ora anche con l’illuminazione attiva. Il problema comunque si presenta solo con watchface poco contrastate. In pieno sole invece si evidenzia il meglio di questo schermo in quanto, al contrario dello schermo di Apple Watch, più luce lo colpisce e meglio si vede.

Un punto a favore di Pebble Time è che lo schermo è sempre attivo, 24 ore su 24, quindi il quadrante che scegliete diventa in qualche modo una parte del vostro abbigliamento.
Cosa ci si può fare? Ricevere notifiche essenzialmente. Poi con le varie app a disposizione potete aggiungere funzionalità.
Tutta l’interazione avviene tramite i tasti laterali, quindi niente touchscreen.
Ma qual’è la vera mancanza di Pebble Time? L’assenza di un altoparlante. Purtroppo con il Pebble Time non potete effettuare chiamate senza tirare fuori il telefono. È presente un microfono che però viene sfruttato a pieno solo dai dispositivi Android, ma non da Ios (ovviamente per colpa del sistema operativo blindato di Apple). Con Android potete rispondere con messaggi vocali a molte applicazioni (sms, whatsapp, etc.) ma con Ios al momento si può rispondere solo alle notifiche di Gmail.
Passiamo ai punti di forza di Pebble.
Prima di tutto la batteria dura circa una settimana!
Potete scegliere tra centinaia di Watchface (quadranti) per personalizzare il vostro Pebble. Attenti però perchè alcuni tendono a consumare in fretta la batteria.
Altro punto di forza la presenza di una bussola interna. Sembra una stupidata ma quando utilizzate un’app come MapsGPS che da le indicazioni stradali, questa feature vi permette di capire perfettamente in che punto vi trovate e in che direzione dirigervi.
E infine il prezzo: 249 euro e il tutto funziona con iPhone da 4s in su e Android 4.0 in su.

Passiamo ad Apple Watch. A partire dal prezzo si capisce che parliamo di un dispositivo di una classe superiore rispetto al Pebble Time! Effettivamente appena lo accendete il display luminoso e il touchscreen vi conquistano subito. Anche qui la funzione principale è la ricezione delle notifiche, ma altre funzionalità importanti sono già integrate senza bisogno di app aggiuntive. Per esempio avete già a disposizione la possibilità di tracciare la vostra attività fisica, oppure potete ottenere indicazioni stradali. A questo proposito devo ammettere che anche se il touchscreen e il display di apple sono più belli e comodi da usare, ho sentito la mancanza della bussola di Pebble! Infatti in Apple Watch quando vedete la mappa non avete la possibilità di orientarla correttamente in base al vostro orientamento, cosa che invece potete fare sull’iphone. Questa cosa, soprattutto quando lo utilizzo per camminare a piedi, mi manca molto. Con PebbleTime e MapsGPS invece tutto funziona alla perfezione.
Altro problemino di Apple Watch è la batteria che dura circa 1 giorno e mezzo, ma ci si abitua presto a caricarlo ogni notte.
Inoltre i quadranti disponibili sono solo una manciata, ma sicuramente la situazione cambierà in futuro.
Qual’è il vero difetto di Apple Watch? Mi dispiace doverlo ammettere ma l’impressione generale è che si tratti di un prodotto non ancora pronto. Rispetto ad altri prodotti Apple questo non risulta totalmente intuitivo, dovete lavorarci un po’ prima di riuscire a sfruttarlo a pieno. Inoltre ogni tanto il funzionamento non risulta fluido e immediato. A questo aggiungiamo che il display si attiva solo quando alzate il braccio o girate il polso verso di voi, ma la cosa non funziona perfettamente, e così ogni tanto mi ritrovo a dover girare il polso come un pazzo o a toccare lo schermo solo per poter leggere l’ora. Avrei preferito che la Apple avesse atteso qualche altro mese per presentare un prodotto davvero perfetto, come lo era il primo iPad che già dal primo utilizzo ti faceva capire che non ne avresti potuto più fare a meno.
Qual’è il punto di forza? Siri. Anche se la Apple non spinge molto su questo punto io credo che sia proprio la cosa che lo distingue dagli altri Smartwatch. Poter interagire completamente col proprio telefono senza doverlo tirare fuori è la vera ragion d’essere degli smartwatch, ma data la dimensione minuscola dello schermo l’unico sistema d’interazione ragionevole è quello vocale. Per esempio trovo comodissimo usare il comando “hey Siri, chiama pinko pallino” quando devo chiedere qualcosa al volo, senza dover tirare dalla tasca il mio ingombrante iPhone 6+.
Un’altra cosa interessante da tenere a mente è che è vero che Apple Watch ha bisogno di un iPhone per funzionare ma in casa non siete costretti a portarvi in tasca il telefono, infatti la comunicazione tra l’Apple Watch e l’iPhone può avvenire anche tramite la vostra rete Wifi! Quindi potete telefonare anche se siete sul divano del salone e avete lasciato il telefono nella camera da letto, oppure potete chiedere a Siri di impostare un timer mentre siete davanti ai fornelli, o ancora, potete rispondere a un sms mentre siete in bagno senza telefono.
Tutto ciò ha un prezzo: 419 euro come minimo

In conclusione quale comprare? Per decidere mettiamo in evidenza le differenze.
Batteria: 1 settimana PT (Pebble Time), 1 giorno AW (Apple Watch)
Schermo: e-paper a colori a bassa risoluzione sempre acceso PT, display Retina retroilluminato che si accende solo quando girate l’orologio verso di voi AW
Touchscreen: no PT, sì AW
Altoparlante: assente in PT, presente in AW
Micorofono: sì ma funzioni limitate in Ios con PT, sì AW con piena integrazione di Siri
Telefonate: no PT, sì AW
Prezzo: 249 PT, 419 AW.

Alla fine io sono passato ad Apple Watch, ma devo ammettere che mi mancano le indicazioni stradali con bussola, lo schermo sempre attivo, e la batteria del Pebble Time. Quindi se non volete spendere troppo il Pebble Time resta un’ottima alternativa, almeno per il momento.