Dal 19 aprile sul sito Impossible è disponibile la nuova PX680 Cool, la pellicola a colori per macchine fotografiche Polaroid. Ne ho testati un paio di pacchi e qui riporto le mie considerazioni che per la maggior parte valgono anche per le altre pellicole Impossible.
Difetti
Le pellicole Impossible sono ipersensibili alla luce appena fuoriescono dalla fotocamera, quindi è necessario schermarle mooooolto bene. Esistono vari sistemi che indico alla fine di questo post. Usare la mano per coprire l’immagine va bene solo in situazioni con poca luce. Se siete all’aperto con molto sole avete poche speranze soprattutto se c’è un pò di vento che ridurrà anche l’utilità degli accessori. In definitiva è abbastanza scomodo usare la pellicola all’aperto. La versione Cool non mi sembra abbia migliorato molto questo aspetto.
Sensibile alle temperature. Alle pellicole Impossible non piace il freddo durante lo sviluppo tanto che a volte per tirare fuori qualche dettaglio è necessario tenerle qualche minuto su una fonte di calore. La versione Cool sembra aver migliorato notevolmente questo aspetto anche se dobbiamo aspettare il prossimo inverno per saperlo con certezza.
Sensibili all’età. Su ogni pacco è stampata la data di produzione della pellicola ma non è indicata nessuna data di scadenza. In realtà dopo pochi mesi la pellicola si deteriora rendendo le foto sempre meno dettagliate. Quindi se acquistate dal loro sito potete essere sicuri che state acquistando le pellicole più fresche, ma da altri rivenditori verificate la data e se è troppo lontana (diciamo 6-8 mesi) fate a meno di acquistarla a meno che non vogliate semplicemente sperimentare. Per la versione Cool dovremo aspettare qualche mese per poter dire se questo problema è stato ridotto.
Conservazione. In genere le pellicole Impossible si deteriorano col tempo anche dopo averle sviluppate. Per evitare questo sarebbe bene “aprirle” in modo che si possano asciugare completamente. Io personalmente preferisco scansionarle dopo 24 ore dallo scatto e poi le lascio così come sono e vada come vada. Anche qui abbiamo bisogno di tempo per testarlo sulla versione Cool.
Poor pods. Alcune delle pellicole presentano un difetto di produzione chiamato Poor Pods ovvero per diversi motivi i chimici non si distribuiscono completamente sulla foto. Sul sito Impossible c’è un consiglio per ridurre il problema, ma nei casi più gravi c’è poco da fare.
Perdite di chimici. Questo è forse il difetto che mi infastidisce di più. Capita che le sostanze chimiche all’interno della foto fuoriescano dal retro, rischiando di macchiare mani e vestiti!
Costose. In realtà le pellicole Polaroid sono sempre costate un botto di soldi e infatti erano diventate un pò uno status symbol negli anni 70-80, quindi non ci si può lamentare più di tanto dei circa 20 euro per 8 foto a cartuccia, soprattutto se tenete conto di quanto ristretto sia il mercato oggi.
Pregi
Colori speciali. Avete sborsato 20 euro, siete impazziti per schermare la foto, l’avete messa a sviluppare al caldo nella tasca della giacca, vi siete macchiati le mani di prodotti chimici fuoriusciti, avete già sprecato 7 pellicole da un pacco, ma alla fine una foto viene fuori con dei colori magici e vi dimenticate di tutto il resto.
Soprattutto l’ultima versione Cool offre un’intensità dei colori e un livello di dettaglio notevolmente superiore alla versione precedente.
Manipolabili. Le pellicole Impossible sono più dure da manipolare rispetto alle vecchie Polaroid Time Zero ma si possono ottenere degli effetti originali.
Esistono. Mi capita di leggere un sacco di utenti che si lamentano dei vari difetti delle pellicole Impossible, ma chi ha vissuto la morte di Polaroid ha anche vissuto la gioia della resurrezione operata da Florian Kaps & C. Senza Impossible ora in giro ci sarebbero milioni di fotocamere inutilizzabili e su Ebay i prezzi delle vecchie pellicole sarebbero saliti a 50-60 euro a pacco.
Consigli per utilizzare le pellicole Impossible.
Se, come me, usate solo la Polaroid Sx-70 bisogna dire che la PX680 Cool richiede una certa attenzione. Prima di tutto dovrete mettere il solito filtro ND sulla cartuccia, ma vi consiglio anche di spostare la rotella dell’esposizione sullo scuro almeno di un paio di tacche.
Questa foto l’ho scattata con la rotella in posizione centrale.
Quest’altra con la rotella tutta verso il nero.
Ma ricordate che esiste anche la versione specifica per PX-70 per macchine Sx-70 che non richiede il filtro ma necessita sempre di un setting verso l’oscuro.
Un altro problema che ho avuto è che il cartoncino nero non è fuoriuscito! E’ come se fosse troppo morbibo per poter essere spinto dalla macchina. Se vi capita andate al buio completo tirate fuori la cartuccia, estraete a mano il cartoncino nero, infilate al suo posto una qualsiasi polaroid già scattata, e reinserite la cartuccia. La foto che avete inserito dovrebbe fuoriuscire automaticamente senza problemi.
Per quel che riguarda il light shielding una possibilità è quella di utilizzare il sistema che spiegai in questaltro post, oppure quello indicato dalla stessa Impossible sul loro blog per le sx-70 e per le 600. La Impossible vende anche un sistema per le SX-70 e un altro per le Polaroid 600 ma non li ho mai provati.
Se usate versioni un pò datate della pellicola (le versioni Cool non dovrebbero avere questo problema ma è presto per dirlo con sicurezza) potreste avere risultati molto sbiaditi. In tal caso vi consiglio di lasciare la foto per una decina di minuti su una fonte di calore (per esempio un termosifone).
Infine se dovete conservare le pellicole per diversi giorni, mettetele in frigo. Non in freezer.